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Banda Nautica VHF

Un gruppo di canali radio adibiti alle comunicazioni tra i natanti e tra questi e le stazioni costiere

Nel settore marittimo le radiocomunicazioni a breve ed a medio raggio svolgono un ruolo fondamentale. Allo scopo una porzione delle VHF, specificatamente dedicata, veicola tutti i messaggi in fonia relativi alle operazioni inerenti la navigazione, lo spostamento all'interno delle zone portuali, la diffusione dei bollettini meteorologici, e non ultimo la gestione delle emergenze. Tutto questo trova posto in un gruppo di canali, utilizzati in parte nella modalità simplex ed in parte nella modalità duplex, con modulazione analogica. Dato lo scenario a cui sono attivi questi canali, sostanzialmente in campo libero e privo di ostacoli, la potenza delle unità installate sui natanti risulta modesta ed è regolabile così da poter mantenere una adeguata qualità nella comunicazione senza occupare il canale con segnali di intensità eccessiva. Le stazioni costiere al contrario possono impiegare una maggiore potenza ma installando i sistemi d'antenna in posizione favorevole e con irradiazione direttiva, l'area da coprire è chiaramente solamente verso il mare e non verso l'entroterra, i livelli rimangono modesti.

Banda Marittima VHF
  • Banda dei 159-162 MHz.
    Divisa in due segmenti con 88 canali tra simplex, duplex, ed ad uso dedicato.

  • Canalizzazione a passi di 25 KHz.

  • Modulazione di tipo FM-N.

  • Potenza massima sui natanti 25W.

In relazione all'impiego dei canali quelli di tipo simplex, dove stazione costiera e natante trasmettono alternativamente i loro messaggi, sono indirizzati alle operazioni inerenti messaggi di interesse generale. Altri canali invece impiegano due frequenze distinte per ricezione e trasmissione. Le emissioni possono così svolgersi in half-duplex e full-duplex. In entrambi i modi stazione costiera e natante utilizzano invertite le frequenze ma mentre con il half-duplex l'emissione avviene ancora alternativamente, senza però la possibilità di interferenze tra le due parti. Con la seconda le stazioni contemporaneamente ricevono e trasmettono simulando a tutti gli effetti un collegamento di tipo telefonico. Questa possibilità venne predisposta per garantire alle imbarcazioni un accesso tramite una stazione radio costiera alla rete telefonica pubblica.

Inevitabilmente l'estesa copertura cellulare (dal GSM al G5) lungo le coste, oltre che in tutti i laghi interni, ha mutato l'utilizzo della banda nautica VHF nel tempo. I servizi accessibili rimangono tutt'ora attivi senza effettive modifiche ma il rapporto con il traffico radio è per taluni ambiti radicalmente cambiato. Sono state praticamente azzerate infatti le richieste di accesso tramite stazione radio costiera alla rete telefonica pubblica, una frazione di traffico radio importante sino ai primi anni 2000. Permangono di principale rilevanza invece i dispacci meteo e gli avvisi ai naviganti così come il volume di comunicazioni radio tra natanti e tra questi e gli operatori commerciali ed istituzionali.

Nave da crociera Coral Princess

Risulta utile soffermarsi su un dettaglio. Tutte le imbarcazioni e le navi, piccole o grandi che siano fino alle cruise-ship di figura, devono avere installato a bordo un apparato per la banda VHF che pertanto assume valore centrale nelle comunicazioni indipendentemente dalla presenza di altri sistemi. Inoltre l'apparato radio moderno nel suo display riporta anche le informazioni di navigazione fornite dagli strumenti di bordo, svolgendo un compito che va dunque oltre il semplice ricetrasmettitore. Il numero di imbarcazioni che solcano le coste della Penisola è assai elevato, ne consegue che sebbene concentrato in alcuni frangenti l'attività entro la Banda Nautica non ha sosta nell'arco delle 24 ore.

Frequenze radio Banda Nautica VHF

Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sulla banda radio utilizzata dalle Stazioni Marittime assieme agli altri servizi attivi sulla medesima porzione VHF. Questo il collegamento diretto:

Nel consultare le frequenze avrete modo di constatare come la numerazione dei canali segua una doppia progressione. Non 01, 02, 03...88 ma bensì 60, 01, 61, 02...88 con un intercalare continuo. Questo è il risultato dell'evoluzione storica di tale banda. Dagli originali passi di separazione tra i canali di 50 KHz negli anni '70 sono state aggiunte ulteriori frequenze intermedie portando allo step attuale di 25 KHz, ampliando la risorsa a disposizione delle stazioni radio ma forzatamente togliendo linearità nella numerazione.

Un tipico apparato nautico VHF, notate il pulsante che accede direttamente al canale 16

Sui canali radio del servizio marittimo VHF non operano esclusivamente le stazioni costiere e le navi ma anche soggetti privati che impiegano mezzi navali o che devono coordinarsi con essi. Ad esempio unità di navigazione per turisti, sia in mare che sui fiumi, ditte di trasporto, gestori di aree portuali, eccetera. Queste le note d'uso di alcuni canali radio di particolare rilevanza:

Canale 6

Può essere usato per le comunicazioni tra navi ed aerei in operazioni coordinate di ricerca e salvataggio.

Canale 13

Può essere usato per le comunicazioni tra i natanti in relazione a messaggi concernenti la sicurezza della navigazione.

Canale 16

Riservato alle chiamate di emergenza e sicurezza in fonia. Su questo canale vengono annunciati i bollettini ai naviganti diffusi poi su altri canali.

Canale 68

Trasmissione 24h su 24 di bollettini meteo ed avvisi con copertura nazionale.

Canale 70

Riservato alle chiamate di emergenza e sicurezza per il sistema di chiamata selettiva digitale DSC.

Canale 75 e 76

Operano quale banda di guardia rispetto il centrale canale 16. Di norma non vengono utilizzati per alcuna emissione.

Canale 87 e 88

Riservato al sistema di identificazione automatica e sorveglianza delle navi AIS.

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