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Guida agli Scanner Radio

Introduzione alle tipologie di ricevitori ed alla loro scelta

Come scegliere uno scanner radio? Meglio uno scanner convenzionale oppure un SDR-RTL? Vi sono molte domande che si presentano all'appassionato nel momento in cui si avvicina alla scelta di un ricevitore, l'apparato scanner nello specifico delle VHF / UHF. Dare esaurienti risposte a ciascuna è chiaramente impossibile, troppi sono i fattori in gioco e troppo diverse sono le esigenze che meritano attenzione. Per rendere in ogni modo più agevole questo passo vengono illustrati di seguito gli aspetti che valutati nella corretta prospettiva permettono a quanti praticano l'hobby del radioascolto di trarre le massime soddisfazioni. Suggerimenti e note pratiche che ci auguriamo vi siano di aiuto nell'intraprendere, concretamente, un viaggio sull'onda delle radiofrequenze evitando nel contempo errati acquisti e sperpero di denaro.

Tipologie di comunicazione

Vi sono diverse forme di reti radio, i gestori in funzione dell'utenza e delle caratteristiche del traffico che intercorre tra le stazioni che compongono la rete implementeranno la struttura che meglio risponde alle esigenze del caso. Se desiderate ottenere il massimo profitto dedicandovi all'uso di uno scanner necessitate di comprendere queste distinzioni poichè, direttamente o meno, condizionano poi la vostra attività. Di seguito le categorie fondamentali.

Reti semplici analogiche :

Si tratta di sistemi operanti in modalità simplex oppure tramite ponte radio su di un singolo canale. Come intuibile tali strutture sono adatte a veicolare un basso volume di comunicazioni, le potremmo considerare obsolete per certi aspetti ma ancora oggi evidenziano una notevole presenza. Se risiedete lontano dai principali centri urbani una importante frazione del traffico radio si svolgerà in questa modalità. Ogni utente o servizio farà uso in questi casi di ricetrasmittenti con modulazione FM a banda stretta, ad eccezione dell'aeronautica che impiega invece la modulazione AM. Nelle comunicazioni simplex tutte le stazioni fisse e mobili che fanno parte della rete impiegano la medesima frequenza. Nelle comunicazioni tramite ponte radio invece tutte le stazioni trasmettono su una frequenza ma ricevono su una diversa frequenza appaiata (un solo canale, due frequenze) dove rispettivamente si trova l'ingresso e l'uscita del ponte.

Reti trunking analogiche :

Si tratta di sistemi operanti tramite ponte radio su di un gruppo di canali coordinato. Strutture queste adatte a veicolare un medio-alto volume di comunicazioni. Se risiedete nei grandi centri urbani oppure in prossimità di nuclei industriali una parte sensibile del traffico radio si svolgerà senz'altro in questa modalità. Ogni utente o servizio farà uso di ricetrasmittenti con modulazione FM a banda stretta poggiando sempre su di un ponte radio che opera entro un gruppo di canali scelti autonomamente dal sistema in funzione di priorità e protocolli che tendono a garantire affidabili contatti nelle varie condizioni. Solitamente i sistemi trunking impiegano meno di 8 canali ma il numero può anche essere maggiore per taluni sistemi.

Reti digitali :

Si tratta di sistemi operanti prevalentemente su ponte radio, su canale singolo oppure su di un gruppo di canali coordinato. Tali strutture sono adatte a veicolare un ampio range di comunicazioni con doti di flessibilità non garantite dalle tecnologie analogiche. In tutto il territorio nazionale l'aggiornamento di taluni servizi pubblici come privati ha portato all'adozione di standard come il DMR, il dPMR ed il TETRA, in sostituzione della convenzionale FM a banda stretta. Le reti in gran parte poggiano su ponti ripetitori ma talvolta, è il caso dei sistemi operanti in DMR e dPMR, non sono strettamente necessarie tali infrastrutture. I messaggi veicolati in queste reti sono il risultato di una trasformazione che sostituisce suoni e voci con stringhe di bit articolate in forme assai complesse.

Come tali differenze rendono un apparato più adatto di un altro?

Consideriamo ad esempio le reti trunking. Nelle normali operazioni il sistema commuta da un canale all'altro con una sequenza preordinata, abitualmente a salire ma potrebbe essere diversamente, ripetendola in continuazione con il progredire delle comunicazioni che attivano il ponte. Assumendo a dimostrazione una rete che impiega 5 canali avremo di fronte una sequenza come quella che vedete:

Sequenza di cambio canale in una rete trunked

Notate che i canali della rete come illustra l'esempio non sono necessariamente contigui gli uni con gli altri. Ciò nella pratica condiziona il modo d'uso di uno scanner. Consideriamo di volere programmare nel nostro ricevitore cinque reti trunking. Per seguirne le comunicazioni di ciascuna la cosa più semplice è memorizzare i rispettivi canali in un banco dedicato così lanciando una scansione entro questo l'apparato si fermerà nel solo canale attivo della rete per poi spostarsi automaticamente ogni volta che il ponte radio commuta frequenza disattivando un canale a favore di un altro.

In linea di principio è opportuno dunque acquistare un apparato che disponga di molte memorie, ma allo stesso tempo ci si deve accertare che siano suddivise nel modo migliore oppure che vi siano funzioni di programmazione che diano all'utente la libertà di gestire come meglio si desidera tale risorsa. La parola chiave è banchi di memoria. Sono tali blocchi che aiutano ad organizzare al meglio i gruppi di frequenze che vogliamo accomunare secondo una logica che ci consenta di richiamarle con facilità. Sotto questo aspetto uno scanner con 20 banchi di 50 locazioni ciascuna è migliore rispetto un altro con 10 banchi di 100 locazioni. Il totale è sempre di 1000 memorie ma il primo da all'utente maggiore flessibilità.

E se prendiamo in considerazione le comunicazioni digitali?

Alcuni apparati di recente introduzione sono abilitati a demodulare in tutto od in parte gli standard DMR, dPMR e TETRA. Ma attenzione, rendono fruibili i messaggi esclusivamente se questi vengono codificati senza criptazione. Per tale ragione risulta errato investire significative risorse economiche in uno scanner che sia in grado di trattare le emissioni digitali senza prima avere chiari tutti gli aspetti tecnici che entrano in gioco. Discorso completamente diverso invece per ciò che riguarda gli standard usati dai radioamatori come il D-STAR e il C4FM, facilmente decodificabili pur con delle eccezioni.

Puntualizziamo che sintonizzando una emissione digitale con l'apparato posto in modo FM si ascolterà esclusivamente del rumore misto a burst ovvero la natura grezza del segnale. I contenuti e quindi la comunicazione vera e propria non si può in alcun modo seguire a meno di utilizzare apparati effettivamente compatibili oppure apparati abbinati a software dedicati.

Tipologie di ricevitori scanner

Gli scanner, intendendo con tale termine ogni apparato ricevente ad ampia copertura di frequenza operante su bande V/UHF, possono dividersi in linea generale su tre categorie. Ciascuna con funzioni e prestazioni in parte uniche, è coretto affermare dunque che nell'uso pratico le differenze che emergono hanno un ruolo da non sottovalutare. Una classe di apparati si dimostra superiore alle altre solamente in determinate circostanze a seconda di quale traffico radio si desidera seguire e di dove si pratica l'hobby del radioascolto. Vediamo in breve gli elementi distintivi che caratterizzano le tre opzioni.

Scanner radio portatili :

Caratteristiche Scanner radio portatili
PRO
  • Prezzo basso o contenuto, tipicamente tra 80 - 1100€.
  • Facile reperibilità, anche al di fuori del mercato specialistico.
  • Tipicamente di buona sensibilità.
  • Mobilità garantita dalla lunga autonomia delle batterie.
CONTRO
  • Modesto campo dinamico, ciò causa l'apparire di segnali dovuti alle intermodulazioni.
  • Modesta schermatura interna, ciò causa l'apparire di segnali spurii.
  • Selettività non sempre adeguata.
  • Pochi i modelli in grado di demodulare gli standard digitali.
  • Scarso comportamento nella demodulazione SSB/CW.
  • Relativa difficoltà, od impossibilità, di interfacciarsi con PC e relativo software.

Gli scanner portatili, o palmari se preferite, sono stati sino a poco tempo fa la prima e più diffusa categoria in ragione dei costi con i quali vengono offerti e della buona duttilità. Vi sono infatti modelli di utilizzo realmente semplice che si caratterizzano per una veloce curva di apprendimento delle funzioni. Senz'altro adatti per i principianti che si concentrano nell'ascolto delle emissioni in AM/FM come sono le comunicazioni aeronautiche, quelle in banda nautica, ed una frazione del traffico radioamatoriale e PMR. All'estremo opposto troviamo pure dei modelli capaci di trattare la SSB come pure vari standard digitali. Questo genere di apparati si accompagnano comunque ad intrinseci limiti di natura tecnica, ad esempio necessariamente gli sviluppatori minimizzano i consumi energetici per salvaguardare la carica delle batterie ma questo implica un progetto del circuito che diviene suscettibile a fenomeni di saturazione quando in antenna giungono forti segnali.

Scanner radio desktop :

Caratteristiche Scanner radio desktop
PRO
  • Numerose funzioni di gestione e controllo.
  • Buona sensibilità e campo dinamico.
  • Buona selettività.
  • Buona stabilità in frequenza.
  • Buon comportamento nella demodulazione SSB/CW.
  • Relativa facilità ad interfacciarsi con PC e relativo software.
CONTRO
  • Prezzo elevato, tipicamente tra 250 - 3000€.
  • Ingombro a volte non compatibile con le installazioni veicolari.

Gli scanner per installazione fissa si dimostrano, come intuibile, più robusti e completi degli equivalenti portatili. Il gran numero di funzioni e la possibilità di controllare i parametri operativi rispondono ora alle esigenze degli appassionati avanzati, tali prestazioni incidono però sul costo che diviene un fattore discriminante. Molti, a ragione, gli considerano un obbligato punto di arrivo dopo avere fatto esperienza con ricevitori meno evoluti.

Dongle USB e SDR-RTL:

Caratteristiche SDR-RTL e Dongle USB
PRO
  • Prezzo basso, tipicamente tra 10 - 300€ apparati di fascia alta a parte.
  • Facile reperibilità nei marketplace online.
  • Consentono di monitorare un intero segmento di spettro in tempo reale.
  • Interfaccia con software e plug-in nativa, facile upgrade nelle funzionalità.
CONTRO
  • Tipicamente di mediocre sensibilità.
  • Modesto campo dinamico, ciò causa l'apparire di segnali spurii dovuti alle intermodulazioni.
  • Modesta reiezione delle frequenze immagini.
  • Tipicamente di scarsa stabilità in frequenza.

I dongle sono conosciuti a livello popolare con il termine chiavette USB ma andrebbero meglio definite come DVB-T SDR in quanto sviluppate, inizialmente, come unità di sintonizzazione per rendere fruibile TV & Radio digitale sui computer. I modelli maggiormente diffusi adottano un chip della famiglia RTL2832, il circuito integrato che implementa quasi tutte le funzioni, pensato per essere compatibile con mercati e standard diversi. L'intervallo operativo è per tale ragione molto ampio tanto da coprire le frequenze tra 20 e 1700 MHz. Con i software adatti sono divenuti degli economici e poliedrici ricevitori V/UHF. Naturalmente stante l'applicazione originaria non ci si può attendere livelli di sensibilità e dinamica comparabili con quelle degli apparati dedicati. Ai dongle si affiancano gli SDR a larga banda, sempre costituiti da un hardware racchiuso in un piccolo contenitore privo di comandi - come l'Airspy R2 che appare nella figura, realizzati ad hoc per migliorare le prestazioni RF e renderle di livello adeguato per essere degni competitor degli scanner tradizionali. Dongle ed SDR hanno conquistato molta attenzione poichè grazie ad una ricca interfaccia software consentono di sperimentare molteplici modalità operative. Basti citare ad esempio all'analisi di spettro che muta il rapporto tra utilizzatore ed attività in banda, di fatto rivoluzionando la sintonizzazione dei segnali.

Se vi trovate di fronte al vostro primo acquisto è certamente consigliabile limitarsi nel budget lasciando per il futuro l'eventuale passaggio ad un apparato di livello superiore. Inizialmente dovete in ogni caso porvi alcune domande. Cosa voglio fare con questo ricevitore? Vi serve una radio che sia di ridotto ingombro così da essere facilmente portata con voi, oppure sacrifichereste la comodità per un modello migliore ma necessariamente da lasciare a casa? Avete confidenza con il PC dove vi trovate di fronte ad uno schermo zeppo di icone e rappresentazioni grafiche da interpretare oppure preferite avere tra le dita le sole classiche manopole di volume e tuning? Concentratevi dunque su come effettivamente impiegherete il vostro ricevitore quale passo fondamentale per una scelta che vi porti soddisfazione.

Alcuni ricetrasmettitori V/UHF operano anche come buoni Scanner

Commenti :


Community3 Febbraio 2021
L'insostenibile leggerezza dell'SDR

A pagina 43 del fascicolo ora in edicola del mensile Radio Kit Elettronica (RKe, febbraio 2021) a firma del radioamatore IZ1MLL si descrive l'interessante confronto tra 3 ricevitori SDR ultra-portatili. Si tratta dei modelli AFEDRI LAN-IQ, del BELKA DSP ed infine del MALACHITE DSP. Apparati questi di cui vengono proposte le caratteristiche e discussi pregi e difetti. Due dei ricevitori oltre il segmento under-30 MHz sintonizzano pure le V/UHF, sono pertanto una opzione che i visitatori di questo sito possono valutare per il loro acquisto. Se desiderate conoscere ulteriormente le funzioni di tali apparati consigliamo senz'altro la lettura di questo articolo, dai chiari e preziosi contenuti.


Pietro IL2AXV10 Gennaio 2021
Proteggere l'ingresso antenna

Meglio proteggere i ricevitori, in particolare le chiavette SDR, ponendo una induttanza in ingresso collegata verso massa. Questo crea un percorso di alta impedenza per la RF, minimamente influente nella ricezione, impedendo che tensioni continue giungano ai componenti. E' rilevante in particolare quando vi sono switch in antenna con elevati picchi DC generati dalla commutazione. Lo stesso vale quando vi sono emissioni da antenne vicine. Il picco di transizione passa comunque dal condensatore di ingresso, anche se la chiavetta (almeno alcune) è protetta dai diodi in contrapposizione - cosa a me successa - notando poi tali picchi all'oscilloscopio.

Community13 Gennaio 2021
Consigli di effettiva utilità. Talvolta ci si ritrova con un ricevitore dalla modesta sensibilità senza essere consapevoli che un picco di tensione ha danneggiato il front-end dell'apparato.

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