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Guida alle Frequenze Radio

Introduzione allo spettro radio ed alle bande di frequenza più attive

A favore di chi si è avvicinato da poco all'hobby del radioascolto dedichiamo questa breve panoramica. Innanzitutto si deve puntualizzare che in presenza di un ampio campo di frequenze la possibilità di dedicarsi con un apparato di basso costo al monitoraggio di emissioni oltre il GHz è nella pratica limitata a poco più delle sole bande radioamatoriali. Ciò a causa sia della ristretta larghezza di banda che le antenne esibiscono se progettate per avere un medio o alto guadagno, aspetto indispensabile per compensare la bassa intensità dei segnali che in media occupano tale gamma, quanto della prevalenza di emissioni che non utilizzano i comuni modi in fonia (AM, FM, DMR) essendo di conseguenza difficili da seguire se non in combinazione con adatti software e con una maturata esperienza tecnica.

Certo la presenza sul mercato di apparati riceventi di buone prestazioni capaci di operare fino ad oltre 3 GHz unita alla disponibilità di applicativi per PC, ed ora anche per Smartphone, in grado di gestire talune tipologie di segnali digitali ha cambiato in parte questa situazione aprendo nuove frontiere ed opportunità. Basti pensare ad esempio ai molti canali che veicolano dati telemetrici, sempre più all'attenzione degli appassionati avanzati. Ciononostante il maggiore interesse continua ad essere rivolto prevalentemente verso le bande di frequenza inferiori dove si concentrano le emissioni di utenze tradizionali. Di seguito trovate alcuni utili consigli per volgere i primi passi in radio in questa direzione.

Bande di frequenza più attive

Il nucleo che va a costituire le gamme di maggiore interesse per i possessori di uno scanner lo si individua in quelle che sono definite bande di impiego civile, si tratta delle due porzioni di spettro radio che vedono tra i propri utenti i servizi marittimi, i servizi sanitari, le aziende private, eccetera.

Banda 156 - 174 MHz

La banda civile VHF, talvolta identificata come high-VHF per distinquerla da un'altra porzione che si trova su frequenze inferiori. La più semplice da monitorare poichè su queste frequenze l'attenuazione dei segnali radio da parte di edifici ed ostacoli di varia natura è modesta, consentendo di ricevere stazioni ubicate entro una vasta area.

Banda 430 - 470 MHz

La banda civile UHF. Ha uguale rilievo della precedente ma risulta più impegnativa da monitorare poichè su queste frequenze l'attenuazione dei segnali radio da parte di edifici ed ostacoli di varia natura diviene un fattore da non trascurare. Da notare che viene incluso il segmento radioamatoriale dei 430 MHz poichè avendo in parte uno statuto secondario vede la presenta di altre tipologie di emissioni.

Le comunicazioni presenti su queste gamme riguardano sia stazioni fisse che stazioni mobili. Già a questo punto si comprende come nella pratica sarà più facile ricevere le trasmissioni delle stazioni fisse di un sistema radiomobile in quanto queste dispongono di maggiore potenza e antenne generalmente posizionate in condizioni favorevoli sopra degli edifici. Le unità mobili al contrario potrebbero essere di difficile ricezione anche se relativamente vicine alla nostra postazione di ascolto.

Questo per le comunicazioni in diretta, ovvero con stazioni base e mobile che trasmettono l'una direttamente verso l’altra. Il discorso è diverso quando degli utenti utilizzano un ponte radio posto, come le stazioni base, in posizioni tali da consentire una continua ed efficiente copertura del territorio. Nel qual caso le stazioni fisse come portatili se riescono ad agganciare il ponte ovvero a superane la soglia per porlo in condizioni di ritrasmettere la comunicazione beneficeranno di una identica intensità del segnale.

Nel caso si stia ascoltando la frequenza di ingresso del ponte si potrà osservare l'ampia gamma di intensità dei segnali, evidente dimostrazione della diversa posizione dei trasmettitori, e dell'eventuale loro movimento che renderà variabile repentinamente la potenza mostrata dal strumento indicatore del ricevitore. Qualora si voglia mettersi all'ascolto sulle bande accennate poco sopra senza andare in cerca di una specifica stazione, perchè si possiede uno scanner da poco tempo oppure perchè non si è frequentatori abituali delle VHF / UHF, risulta preferibile concentrare i propri sforzi sulle porzioni di banda dove i ponti radio hanno la propria uscita. Si imposti i limiti di scansione del ricevitore su questi intervalli limitati e si otterranno molti più risultati che non agendo a caso sul comando di sintonia.

Per darvi una traccia in questa fase indichiamo di seguito i campi di frequenze dove si concentrano le uscite dei ponti radio. Nel 99% dei casi la spaziatura tra canali è pari a 12.5 KHz mentre la modulazione può essere di tipo FM a banda stretta (analogica) oppure a standard DMR (digitale). Quest'ultima non adottata per alcuni servizi che permangono in tecnologia analogica come il settore radio-marittimo ad esempio. Ricordate che eccezioni a parte, e tra questi nuovamente citiamo il servizio radio-marittimo, l'ingresso del ponte radio è posto a meno 4.6 MHz per le VHF ed a meno 10 MHz per le UHF rispetto la frequenza di uscita.

160.0000 - 162.0250 MHz

Utenti principali stazioni costiere del servizio marittimo, amministrazioni pubbliche locali, trasportatori.

162.0375 - 164.6000 MHz

Utenti principali amministrazioni pubbliche locali, trasportatori, aziende.

170.0000 - 174.0000 MHz

Utenti principali servizi stradali, servizi sanitari, amministrazioni pubbliche locali, aziende.

460.0000 - 470.0000 MHz

Utenti principali servizi sanitari, amministrazioni pubbliche locali, aziende, supporto eventi sportivi.

Per inciso nell'effettuare una scansione automatica delle frequenze, funzione presente in ogni scanner, è sempre buona regola limitare nel ricevitore l'intervallo a bande di uno od al massimo due MHz altrimenti la possibilità di perdere una emissione sporadica è rilevante e la frustrazione che ne deriva cresce in proporzione. Se si ascolta una rete in FM usata da diversi utenti si avrà modo di notare come a volte le singole comunicazioni vengano precedute da toni audio sequenziali che servono a realizzare una chiamata selettiva. Viene aggiunto cioè un codice che ogni apparato ricevente avrà modo di confrontare con il proprio per sapere se la trasmissione è indirizzata ad esso. Solo in caso affermativo lo squelch, il sistema che mantiene in silenzio il ricevitore in assenza di segnale, viene sbloccato consentendo l'ascolto del messaggio alla sola unità a cui è destinato.

Rimanendo alle comunicazioni FM un altro sistema utilizzato per abilitare una sola unità all'ascolto di un messaggio fa uso di un tono subaudio continuo non recepibile uditivamente perchè di frequenza inferiore ai 260 Hz e pertanto al di fuori della banda dei circuiti audio dell'apparato. Questo tipo di chiamata selettiva in cui il tono audio è presente per tutta la durata della comunicazione fa uso dello standard CTCSS (Continuous Tone Coded Squelch System). Le tecniche citate, di larga diffusione, vengono utilizzate per evitare che in una rete dove operano molti utenti regni la confusione come accadrebbe infatti se ogni stazione ascoltasse i messaggi di ogni altra. Quelli che in un normale ricevitore per gli appassionati sono delle semplici sequenze sonore divengono decodificabili se si impiega un PC od uno Smartphone collegato all'uscita audio dell'apparato che tramite un applicativo dedicato renda visibile il codice alfanumerico della chiamata. Con questa opzione risulta possibile distinguere l'attività di ogni stazione pure nel caso non sia possibile identificarla per i contenuti dei messaggi trasmessi.

Frequenze hot-spot

Dagli anni '60 del secolo scorso le VHF / UHF hanno visto un crescente interesse da parte degli appassionati. Poter ricevere lo scambio di messaggi tra dei taxi oppure le indicazioni degli addetti al controllo del traffico mentre operano nelle vie della propria città offre innegabilmente il polso della situazione in un modo del tutto precluso ad altre fonti. Naturalmente negli anni alcuni servizi sono virtualmente scomparsi, altri ne hanno preso il posto, altri ancora hanno migrato dai sistemi analogici a quelli digitali. Le semplici comunicazioni in fonia, ovvero a voce, sono sempre più spesso affiancate da trasmissioni dati.

Dove indirizzare allora la propria attenzione? Come nostra tradizione abbiamo posto questa domanda ad alcuni appassionati la cui conoscenza di queste bande deriva da una continua esperienza nella ricezione e nella ricerca dei meno usuali segnali. La somma delle risposte ottenute, autocensurata di alcune voci naturalmente, individua gli hot-spot ovvero i punti caldi che attualmente risultano di maggiore interesse:

± 41.1000 MHz

Attorno questa frequenza impiegata da radiomicrofoni e link audio risultano presenti, a volte sporadicamente ma a volte in modo continuativo, le emissioni che originano da chiese e strutture religiose. Si tratta di microfoni, estensori wireless per strumenti musicali, collegamenti a diffusori acustici. L'aspetto interessante è che talvolta questi collegamenti sono operativi 24h su 24. Le potenze non sono sempre esigue, a riprova anche DXer da varie parti d'Europa ne hanno segnalato l'ascolto.

± 156.6500 MHz

Attorno questa frequenza impiegata dal servizio marittimo risultano attive le comunicazioni nave-nave e le comunicazioni portuali. In più occasioni, periodicamente, sono state segnalate utenze affini al settore nautico che permettono di ampliare la visione sui compiti svolti da quanti operano a vario titolo sulle coste del nostro Paese.

± 446.0500 MHz

Grazie alla grande diffusione di apparati walkie-talkie PMR, acquistabili praticamente in ogni centro commerciale, questi canali sono divenuti in taluni periodi e località banalmente sovraffollati. Anche se indirizzati ai comuni cittadini molte utenze gli hanno scelti per il proprio lavoro. Diviene così possibile incrociare nel giro di pochi minuti addetti alle costruzioni edili, ispettori industriali, guide turistiche.

Questi sono unicamente degli esempi. Si tratta dunque di spunti, ideali per iniziare un percorso che giunga a farci conoscere meglio il mondo delle telecomunicazioni inteso nella sua forma più ampia. Con l'esperienza avrete modo, in proprio, di individuare i vostri hot-spot radio in riferimento ai luoghi che frequentate od ai ricevitori di cui disponete.

Lo spettro radio VHF / UHF è ricco di attività nelle città come in aree extra urbane

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