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Airband Civile e Militare

Le bande di frequenza VHF ed UHF destinate alle comunicazioni in fonia in campo aeronautico

Lo scambio dei messaggi a voce tra piloti e strutture di terra a breve od anche medio raggio, comprensive delle operazioni all'interno delle zone aeroportuali, vengono svolte in un porzioni riservate di frequenze dove viene usata la modulazione di ampiezza (AM) per ragioni storiche e relative alla necessità di ricevere più messaggi contemporaneamente nel caso di situazioni di emergenza o dove venga a mancare un perfetto coordinamento. Tale peculiarità è di fatto unica, nessun altro servizio infatti su questo spettro radio impiega per le operazioni in fonia tale modulazione.

Bande Aeronautiche VHF/UHF
  • Banda dei 118-137 MHz.
    Banda civile VHF. Canalizzazione a passi di 8.333 / 25 KHz.

  • Banda dei 138-144 MHz.
    Banda militare VHF. Canalizzazione a passi di 25 KHz.

  • Banda dei 230-328.6 / 335.4-399.9 MHz.
    Banda militare UHF. Canalizzazione a passi di 25 KHz.

  • Modulazione di tipo AM.

Il numero di stazioni radio coinvolte a vario titolo nelle comunicazioni aeronautiche è rilevante. Notate che la banda aeronautica VHF per uso civile è suddivisa in canali a passi di 8.333 KHz. Fino a pochi anni fa la suddivisione era invece di 25 KHz, la crescita del traffico nei cieli di tutto il mondo ha obbligato l'ICAO, l'organizzazione internazionale per l'aviazione civile, a creare tre canali dove prima ve ne era uno solamente.

Nel settore aeronautico la frequenza in uso viene tradizionalmente identificata dagli operatori con il corrispondente valore esatto. Dopo l'introduzione della ulteriore separazione tra i canali a passi di 8.33 kHz il valore dell'esatta frequenza viene sostituito con una identificazione basata su cifre mappate in modo articolato. Il binomio canale/frequenza per la separazione standard di 25 kHz e per la nuova di 8.33 kHz segue le linee guida esposte come da tabella.

Frequenza
(valore esatto)
Separazione tra i canali
(kHz)
Frequenza
(Identificazione del canale)
118.0000 MHz
25
118.000
118.0000 MHz
8.33
118.005
118.0083 MHz
8.33
118.010
118.0167 MHz
8.33
118.015
118.0250 MHz
25
118.025
118.0250 MHz
8.33
118.030
118.0333 MHz
8.33
118.035
118.0417 MHz
8.33
118.040
118.0500 MHz
25
118.050
118.0500 MHz
8.33
118.055
118.0583 MHz
8.33
118.060
118.0667 MHz
8.33
118.065
118.0750 MHz
25
118.075
118.0750 MHz
8.33
118.080
118.0833 MHz
8.33
118.085
118.0917 MHz
8.33
118.090
118.1000 MHz
25
118.100
E cosi via...

Comunicazioni civili

A livello nazionale vi è una suddivisione del territorio in aree dove ha competentza un Centro di Controllo Regionale (ACC) responsabile al coordinamento del traffico aereo tra i diversi aeroporti. Questi centri hanno sede a Milano, Padova, Roma e Brindisi. A livello locale nelle aree dove sono presenti gli aeroporti principali sono situate le stazioni per il controllo di avvicinamento (APP) e quelle per il controllo nella fase di decollo (DEP), mentre le operazioni di controllo nelle zone aeroportuali sono demandate alle Torri di Controllo (TWR) e per le sole comunicazioni con gli aeromobili a terra alle stazioni di coordinamento (GND). Queste ultime presenti negli aeroporti di medie e grandi dimensioni. Per i centri con traffico limitato, tra i quali piccoli aeroporti e piste riservate agli aeroclub, è comunque sufficiente un'unica stazione radio che svolga ogni operazione, queste vengono indicate con la sigla RDO.

Limiti Covid-19 a parte il volume di traffico delle grandi compagnie, linee low-cost, vettori privati, ha un trend in forte crescita

A fianco della rete di controllo vi sono delle stazioni adibite ai servizi di informazione (AFIS / FIS) e meteo presenti sulle maggiori zone aeroportuali. Le stazioni dedicate alla trasmissione continua dei bollettini meteorologici prendono il nome di VOLMET ed in Italia sono situate a Milano, Pisa, Roma e Brindisi. Ci sono inoltre in pochi grandi aeroporti dei canali riservati alle comunicazioni di una singola compagnia aerea, in località di elevato traffico questo consente di snellire il lavoro della torre di controllo per quanto riguarda i messaggi di interesse ai mezzi di una sola linea.

Comunicazioni militari

In generale nel vasto spettro disponibile il traffico svolto è normalmente limitato rispetto la controparte civile e concentrato nelle ore diurne. Aumentando di numero solo in occasione di manovre ed esercitazioni. Proprio per tale ragione vista la relativa sporadicità delle comunicazioni non si individua la necessità di una divisione netta dei compiti tra le stazioni di terra per le varie fasi del volo, di atterraggio e decollo. La banda VHF per usi militari occupa lo spettro radio poco al di sopra del corrispondente intervallo dedicato agli usi civili, la banda UHF invece ha la particolarità di estendersi per un largo segmento che giunge a coprire quasi 170 MHz in tutto. Per entrambe le bande la suddivisione in canali avviene a passi di 25 KHz. Anche sotto questo aspetto vi è una differenza rispetto la controparte civile.

Veicolo militare, sono gli spostamenti tra basi più che le esercitazioni a richiedere comunicazioni radio

La porzione VHF mostra nel concreto un uso diversificato ma sempre in fonia. Nelle UHF sono attivi pure i servizi di radionavigazione glide-slope, parte del sistema di atterraggio strumentale ILS. Va aggiunto che i principali aeroporti civili dispongono di almeno un canale sulla banda UHF per agevolare le operazioni delle forze dell'ordine negli scenari che vedono l'uso di elicotteri per pattugliamenti ad esempio e quale opzione dove instradare le comunicazioni con veicoli militari che eventualmente dovessero usufruire delle strutture civili.

Spettro radio

Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sulle bande radio utilizzate dalle Stazioni Aeronautiche in fonia assieme agli altri servizi attivi sulle medesime porzioni V/UHF. Questi i collegamenti diretti:

All'interno di alcune bande vi sono definiti canali e segmenti indirizzati, non sempre in via esclusiva, in funzione della tipologia operativa come indichiamo nella sezione Frequenze Italia. Per completezza va precisato che alcuni aeroporti minori e nei campi d'aviazione usati dagli appassionati di ultraleggeri si fa impiego, saltuariamente, anche di canali in banda PMR a 43 MHz. Frequenze queste in parte assegnate come ausilio alle attività sportive, il loro uso è limitato ai soli veicoli ultraleggeri ed alle operazioni di controllo da terra. Si tratta dunque di canali che vedono incrementare il numero di messaggi radio prevalentemente in determinati periodi, in coincidenza con il picco di attività degli aeroclub.

Controllo traffico aereo: le radiocomunicazioni al suo centro

Commenti :


Raffaele2 Luglio 2021
Finalmente....qualcuno che scrive potabile, spiegazioni comprensibili anche a chi per ora non ne sa molto, grazie.

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