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Tecnologia Dual-mode

Come le reti radio PMR si preparano alla transizione verso il digitale

Con in termine dual-mode si indica una rete radio capace di operare sia in modalità analogica, ovvero con modulazione FM a banda stretta, quanto in modalità digitale, che spesso coincide con lo standard DMR. Negli anni recenti diverse reti, in prospettiva del loro sviluppo nel tempo, hanno integrato tale prerogativa in quanto i gestori cercano la convergenza sul medesimo canale radio delle comunicazioni in fonia tradizionali e della trasmissione dati a media velocità (per fonia e messaggistica) che progressivamente vanno assumendo maggiore rilievo offrendo un minimo di 9600 bit/secondo entro il canale standard di 12.5 KHz che contraddistingue le bande PMR su V/UHF. Per completezza si puntualizza che le reti di questo tipo sono talvolta una estensione della tecnologia simulcast per la quale dimostrano di essere una opzione molto apprezzata.

Copertura del territorio con una rete dual mode con la presenza contemporanea di terminali analogici e digitali

Le stazioni radio base dualmode hanno l'innegabile vantaggio di supportare contemporaneamente esigenze diverse. Non solo le comunicazioni digitali, preferibili per molte applicazioni, ma anche quelle convenzionali in modulazione analogica che costituiscono l'utenza storica delle PMR e che nel nostro Paese mantengono una presenza rilevante. Si facilita pertanto il processo di migrazione tra tecnologie dissimili in quanto consente un periodo di transizione controllata in cui sono operativi apparati ricetrasmittenti di entrambi i tipi.

Rammentiamo che le stazioni radio nel comparto che stiamo trattando adottano una canalizzazione standard non destinata, eccezioni a parte, a mutare rimanendo ancorata alle medesime frequenze utilizzate dalle reti radio analogiche. Nel rispetto quindi della regolamentazione tecnica europea ETSI ETS-300-113. Sistemi di questo tipo hanno una architettura cellulare, ovvero simulcast, permettendo il roaming e hand-over automatici. E' altresì supportata l'autenticazione e registrazione dei terminali ricetrasmittenti mobili, le chiamate individuali e di gruppo, le chiamate generali e di emergenza, la trasmissione dati.

La migrazione controllata dall'analogico al digitale consente di utilizzare la stessa architettura di rete, ovvero siti trasmittenti, frequenze, canalizzazione, con una vera continuità del servizio ritagliando gli investimenti nel tempo secondo i budget disponibili dalle diverse amministrazioni e/o aziende coinvolte. La migrazione avviene su fasi distinte seguendo l'evoluzione dei terminali mobili disponibili dagli utenti e di fatto crescendo con le potenzialità di questi.

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