Attività Pirata CB

L'utilizzo dei canali adiacenti alla banda ufficiale da parte degli operatori outbanders

Nel nostro Paese, come in quasi tutto il continente Europeo, le frequenze assegnate per la CB si compongono di 40 canali standard. Esistono tuttavia anche altri segmenti di frequenze adiacenti che vengono utilizzati in molte occasioni ed in vari modi per attività che sconfinano dai limiti stabiliti dalla regolamentazione pur essendo riconducibili agli stessi operatori della banda cittadina.

Grazie alla ampia e relativamente economica disponibilità di apparati ricetrasmittenti con numero di canali ben maggiore di quaranta, od anche a sintonia continua entro un paio di MHz o più, questa pratica si presenta assai diffusa pure dove non si riscontra la reale necessità di cercare nuove frequenze stante il fatto che i canali ufficiali registrano un traffico radio oramai limitato. Nella pratica gli operatori outbanders si concentrano talvolta in gruppi di conversazione con appuntamenti fissi, sia come orari che come frequenze, mentre più in generale si tratta di appassionati che cercano collegamenti a lunga distanza (DX) seguendo le aperture della radiopropagazione. Non mancano in ogni modo operatori la cui presenza è riconducibile ad altre esigenze.

Spettro radio

Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sui canali pirata assieme agli altri servizi attivi sulla medesima porzione HF. Questo il collegamento diretto:

26-27 MHz 27-28 MHz

Il Binario 45

Si tratta di una storia stesa su svariati anni di attività outbander e che, con alti e bassi, continua a dimostrare la sua presenza. Come accennato poco sopra non è difficile entrare in possesso di apparati radio non omologati, come risultato la potenza massima concessa dalla normativa risulta spesso un puro atto formale. Non tutti gli utenti utilizzano potenze realmente elevate, questo deve essere chiaro, ma una significativa minoranza eccede al punto che anche 100 Watt risultano poca cosa rispetto talune super-stations che dominano le frequenze. Il binario 45 è forse una delle dimostrazioni più eloquenti. Il numero si riferisce alla frequenza adottata che altro non è se non il canale 5 nella banda "D" posta immediatamente sopra i quaranta canali standard CB, un ipotetico canale quarantacinque dunque.

L'attività sul binario 45 si presenta variabile, quotidiana in alcuni periodi - quasi assente in altri, e risulta ascoltabile grossomodo da ogni parte d'Italia quando le condizioni di propagazione mostrano solamente un accenno di aiuto nel fare giungere i segnali oltre l'orizzonte ottico. La frequenza vede il transito di personaggi unici sia per linguaggio che per modulazione. L'ultimo termine non è inserito casualmente, coloro che avranno occasione di sperimentare degli ascolti di sicuro saranno poi in grado di riconoscerne la firma anche nella moltitudine di emissioni che sommergono i 27 MHz durante i picchi di QSO. La combinazione di un effetto eco, ricordo di tempi nei quali era di moda inserire questo gioco audio in serie al microfono del ricetrasmettitore, e delle distorsioni causate dagli amplificatori di potenza determina infatti una tonalità sonora molto particolare e che se proprio non gradevole certo la rende penetrante.

Amplificatore di potenza CB per i 24-30 MHz da 1000 Watt in SSB, 600 Watt in AM/FM. Le tre ventole di raffreddamento indicano il livello di potenza gestito da questo dispositivo

Di fatto sembra che nel tempo una tradizione sia andata costruendosi in Italia attorno ad un gruppo di pochi appassionati che forse, complice il molto tempo libero, sono più che felici di fare giungere i loro messaggi in lungo ed in largo per la penisola. I contenuti dei messaggi scambiati, come pure dei soliloqui, hanno poco a che vedere con l'etichetta CB come intesa comunemente ma a loro modo sono caratteristici di un certo modo di intendere il fare radio. Non aspettatevi QSO dai contenuti tecnici dunque ma una sorta di sfida perenne tra coloro che non lesinano energia elettrica per alimentare i propri apparati.

Canali convenzionali fuori banda CB

Dato che svariati apparati che coprono l'intervallo tra 26 e 28.7 MHz, pur di marche diverse, adottano una stessa divisione in 240 canali e sei segmenti distinti (A, B, C, D, E, F) si è creato uno schema cui molti operatori si riferiscono. Non si tratta di uno standard naturalmente, bensì di una consuetudine che però gode di ampia diffusione. Nelle tabelle le corrispondenze tra canale e frequenza.

Banda "A" :

Banda "B" :

Banda "D" :

Banda "E" :

Banda "F" :

Note alle tabelle. Per fare un esempio la frequenza di 27.5550 MHz corrisponderà al canale numero 12 della banda "D". I quaranta canali realmente assegnati alla banda cittadina verrebbero a cadere invece nel segmento "C" qui non proposto essendo pubblicato nella sezione Frequenze Italia. Rammentiamo ancora una volta che la suddivisione indicata non è un vincolo di natura operativa essendo le attività outbanders libere da vincoli quali la spaziatura di 10 KHz tra i canali contigui. Ulteriore chiarimento sui canali superiori ai 28 MHz che vanno a cadere nella banda radioamatoriale dei 10 metri. Innegabilmente si registrano intruder che operano su tale banda pur non essendo loro concesso, in termini generali gli outbanders si concentrano comunque tra 26-28 MHz.