Cordless Analogici Low-VHF

Di ampia diffusione negli anni '90, incontrastati dominatori particolarmente sui 46 / 49 MHz

Gli apparecchi telefonici via radio per uso domestico attualmente omologati sono esclusivamente i modelli DECT, di tipo digitale ed operanti a 1.9 GHz. Un tempo la tecnologia offriva uno scenario radicalmente diverso. Tornando indietro all'ultima decade del secolo scorso in Italia si registrava infatti la considerevole diffusione di cordless, in parte legali ed in parte no, funzionanti sulle bande di frequenza low-VHF. In quegli anni, e fino ad inizio 2000, la presenza di tali emissioni era realmente pervasiva. La modulazione adottata era quella di frequenza, analogica, con solo l'eventuale presenza di un compressore-espansore della dinamica sonora per migliorare il rapporto tra segnale e rumore nell'audio. Queste le caratteristiche generali:

Cordless low-VHF

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• Bande attive.
  Terminali fissi e mobili impiegano accoppiati i 30/39 MHz, 31/39 MHz, 43/49 MHz, 45/49 MHz, 46/49 MHz. Quest'ultima di gran lunga la più diffusa.

• Canali disponibili.
  A seconda dello standard di riferimento da 3 a 10 canali.

• Modulazione.
  FM a banda stretta.

• Potenza.
  Tipicamente di 10 mW per i terminali mobili. Sino a 25 mW per le basi fisse, con alcuni modelli di maggiore potenza.

Le porzioni di spettro radio che hanno visto la presenza dei cordless in tecnologia analogica, nei modelli prettamente per uso domestico con bassa potenza RF, sono da come si evince in numero maggiore di quanto si possa ritenere. In senso documentaristico le fonti normative ufficiali hanno fotografato per lungo tempo una situazione del tutto erronea per quanto riguarda il segmento 30~50 MHz ovvero la parte più bassa delle VHF.

Un tipico modello di cordless analogico per la popolare banda dei 46/49 MHz

Attualmente, e lo sottolineiamo con forza, questa classe di apparati ha un impatto virtualmente nullo. La rara attività residua è infatti dovuta ad apparati venduti in anni lontani e che pertanto nella quasi totalità sono stati sostituiti, se non altro per il raggiunto termine del ciclo di vita del prodotto. Naturalmente come sovente accade alcuni utenti, in possesso di cordless obsoleti ma pur sempre funzionanti, continuano ad utilizzarli ed a questi si devono le minime emissioni che sporadicamente fanno la loro comparsa.

Spettro radio

Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sulle bande radio utilizzate a suo tempo dai Cordless Analogici assieme agli altri servizi attivi ora sulle medesime porzioni VHF. Questi i collegamenti diretti:

30-40 MHz 40-50 MHz

Standard tecnici e frequenze radio dei cordless

Gli apparati telefonici senza fili che stiamo trattando sono giunti nel nostro Paese pure essendo realizzati in prima istanza per altre realtà. I più conosciuti, ovvero i modelli destinati al mercato Nord-Americano, solo per ragioni commerciali - non per normativa - sbarcarono in massa nei negozi della Penisola. Similmente altre linee di apparati rispondenti alla legislazione di nazioni asiatiche vennero poi dirottati nel nostro mercato coprendo una quota di vendite relativamente piccola ma non per questo trascurabile. Di seguito le frequenze attive con le rispettive note d'uso per i diversi standard coinvolti.

Modelli 30/39 MHz

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• Frequenze mai omologate in Italia.
  Prodotti destinati ai paesi orientali. Sono disponibili 3 canali.

• Canali radio dei terminali fissi.
  30.0750 MHz
  30.1750 MHz
  30.2250 MHz.

• Canali radio dei terminali mobili.
  39.1500 MHz
  39.9200 MHz
  40.2250 MHz.