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Il Sistema GMDSS
La struttura globale marittima che gestisce le emergenze e cura la sicurezza di chi opera in mare
A metà degli anni '90 del secolo scorso sono entrate in vigore le norme GMDSS, un articolato sistema globale marittimo che si pone l'obiettivo di ottimizzare la sicurezza e rispondere al meglio alle emergenze. Tale importante passo ha organizzato il flusso del traffico radio incidendo positivamente nella vita di chi opera in mare. Questo sistema va ad affiancarsi alla preesistente rete di comunicazioni che effettuano un ascolto continuo, il canale 16 VHF ad esempio. Garantendo con il supporto di un gruppo dedicato di satelliti ed una serie di stazioni terrestri il monitoraggio continuo delle imbarcazioni, sia piccole che grandi, che navigano vicino alla costa quanto su rotte oceaniche. Due sono le componenti del sistema GMDSS che impattano significativamente il panorama radio, di seguito i dettagli.
DSC
Grazie alle caratteristiche dei sistemi che fanno uso della trasmissione dati a tecnica DSC è possibile nel caso l'imbarcazione si trovi in difficoltà od abbia comunque degli inconvenienti che necessitano di supporto esterno trasmettere, se il caso anche in modalità automatica, oltre al segnale di soccorso tutta una serie di informazioni sul tipo del problema incontrato. Ovvero la posizione della nave, ricavabile con precisione da sistemi di radionavigazione quali il GPS, riferimenti orari, velocità ed altro che danno ai soccorritori un preciso quadro della situazione superando alcuni inconvenienti delle comunicazioni in fonia che in momenti di urgenza possono causare delle incomprensioni.
Per tale ragione l'interfaccia DSC, che usa il canale 70 VHF, è divenuta un elemento di primaria importanza nell'ambito GMDSS. E' da notare che tutti i dati trasmessi in digitale in questa modalità possono essere visualizzati non solo dalle stazioni pubbliche costiere ma anche dalle altre navi che sono dotate di simili apparati. La ricezione di un simile segnale di soccorso oltre ad allertare gli operatori sposta automaticamente la frequenza operativa degli apparati predisponendosi sul canale riservato ai messaggi di emergenza a voce.
Riservato alle comunicazioni DSC di emergenza. Corrisponde alla frequenza di 156.5250 MHz.
Avendo sostenuto un notevole sviluppo la trasmissione dati è stata integrata nel sistema automatico per il lancio di messaggi di soccorso. I terminali che gestiscono questa modalità raccolgono anche senza l'intervento di un operatore tutti le informazioni concernenti la navigazione, se questi sono resi disponibili tramite un opportuno interfacciamento tra gli apparati, rendendo più semplice l'opera di chi si troverà a ricevere questa chiamata.
EPIRB
Quanto illustrato è relativo all'impiego di mezzi di radiocomunicazione che si trovano in sede fissa a bordo delle imbarcazioni e che pertanto non possono più essere utilizzati in situazioni di abbandono nave o in un naufragio. In tali circostanze si deve ricorrere a diverse unità portatili che si individuano in due categorie. La prima riguarda i ricetrasmettitori VHF palmari del tipo impermeabili e inaffondabili che possono essere usati oltre che per lanciare messaggi di emergenza anche per dare utili indicazioni ai soccorritori una volta che questi si sono avvicinati alla zona del disastro. Questi apparati naturalmente per l'affidabilità che devono presentare e per le condizioni estreme dove potrebbero essere operativi devono rispondere a precise norme di costruzione e di mantenimento, quest'ultimo aspetto è relativo alle batterie che dal momento dell'installazione devono poter garantire una durata di almeno 5 anni. La seconda classe di apparati portatili concerne le boe radio EPIRB (Emergency Position Indicating Radio Beacon) che hanno il compito di trasmettere in continuazione un segnale su specifiche frequenze:
Riservato alle comunicazioni in fonia / radioboe di emergenza. Corrisponde alla frequenza di 121.5000 MHz.
Riservato alle radioboe di emergenza. Corrisponde al segmento di frequenza 406.0000 - 406.1000 MHz.
Il segnale sulla prima frequenza può essere con facilità ricevuto da ogni aereo che si trovi a sorvolare la zona potendo garantire una elevata possibilità che il segnale venga captato grazie all'assenza di ostacoli che l'elevata altitudine consente. La seconda frequenza viene ritrasmessa dai satelliti alle stazioni costiere, sul canale centrato a 1544.5000 MHz, insieme ad una approssimativa informazione sulla posizione del trasmettitore grazie all'interpretazione dell'effetto di spostamento doppler che il satellite rileva nel suo percorso attorno alla terra. Alcune versioni di EPIRB rese disponibili per le imbarcazioni da diporto affiancano la frequenza di soccorso aeronautica VHF per l'aviazione civile con i 243.0000 MHz relativa all'aviazione militare. Gli EPIRB possono essere attivati manualmente oppure in modo automatico da sistemi sensibili alla pressione dell'acqua quando l'imbarcazione sta affondando.
Una radioboa EPIRB funzionante sui 406 MHz
Una tipica radioboa a 406 MHz quando attivata trasmette un segnale con potenza di 5 Watt ogni 50 secondi, la precisione della posizione che se ne ricava è entro 5 km qualora si disponga della sola rilevazione Doppler mentre risulta inferiore al centinaio di metri se il punto GPS viene codificato all'interno del messaggio emesso dall'unità.
Si deve osservare che sebbene estremamente efficaci queste radio boe soffrono del grave problema di essere attivate per gran parte in seguito a falsi allarmi od a causa di manovre errate da parte dell'equipaggio. Per tale ragione il programma Internazionale COSPAS / SARSAT ha terminato l'elaborazione satellitare dei segnali di pericolo provenienti dai trasmettitori operanti sulle frequenze di 121.5 e 243 MHz dal 1 febbraio 2009. Questo in ragione dei problemi connessi a queste bande di frequenza che pongono alle autorità di ricerca e soccorso numerosi falsi allarmi che influenzano negativamente l'efficienza dei servizi per il salvataggio della vita umana. Rimane operativa ora la sorveglianza satellitare degli EPIRB a 406 MHz in quanto capaci di fornire ai centri di coordinamento ricerca e soccorso informazioni più attendibili e più complete. Attenzione, i terminali a 121.5 e 243 MHz continuano ad essere utilizzati e venire di conseguenza supportati ma solo per le fasi di ricerca in loco.
Frequenze radio del Sistema GMDSS
Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sulle bande radio utilizzate dal Sistema GMDSS assieme agli altri servizi attivi sulle medesime porzioni VHF/UHF. Questi i collegamenti alle tipologie radio:
Nota sulla rete COSPAS / SARSAT
Nel nostro Paese si trova una importante stazione Satellitare per questa rete, che dunque è preposta alla ricezione dei segnali di allarme emessi dalle radioboe. Si tratta della ITMCC di Bari operata dal Dipartimento della Protezione Civile congiuntamente con le Capitanerie di Porto / Guardia Costiera italiana.
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