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Chi sono i Radioamatori

Introduzione al mondo Ham, dalle tipologie di comunicazione alle attività su bande VHF ed UHF

Illustrare il mondo dei radioamatori, Ham nel gergo internazionale, significa analizzare l'evoluzione della tecnologia radio dai suoi primi passi a partire proprio da Guglielmo Marconi che oltre ad essere scienziato di valore è stato a tutti gli effetti il primo radio-amatore della storia. Da lui in poi molti sperimentatori che hanno dato il loro contributo nell'ideare circuiti riceventi o trasmittenti sono stati anche loro attivi come operatori radio dilettanti. Per passi si è giunti ad una diffusione di questo hobby che conta nel mondo intero centinaia di migliaia di persone.

Gli ambiti che vedono attivi i radioamatori, che debbono superare degli esami tecnici per essere autorizzati ad operare come tali, sono molteplici e spaziano dalle comunicazioni su onde corte, dove la capacità dell'operatore nel decifrare segnali morse è superiore a quella di qualsiasi dispositivo DSP, alle sperimentazioni su microonde passando per le comunicazioni satellitari senza dimenticare, naturalmente, la possibilità di chiacchierare amichevolmente con un interlocutore che può essere indifferentemente dall'altra parte della propria città o dall'altra parte del pianeta.

Per consentire di apprezzarne le attività di seguito verrà brevemente presentata una descrizione di alcuni aspetti che caratterizzano questo affascinante hobby nelle frequenze VHF ed UHF.

Modi e modulazioni

Al contrario di altre utenze nelle gamme a loro assegnate i radioamatori possono utilizzate pressoché tutte le tipologie di modulazione purché caratterizzate da una larghezza di banda massima specifica per quell'intervallo di frequenze. Per le trasmissioni in fonia, ovvero a voce, troviamo pertanto la SSB (banda laterale singola) utilizzata di preferenza nelle comunicazioni DX ovvero a lunga distanza grazie al maggiore rapporto segnale / rumore che si riesce ad ottenere. Per i consueti collegamenti (QSO) in diretta o tramite ponte ripetitore le modulazioni angolari di frequenza e fase, NFM a banda stretta, sono impiegate a fianco di formati digitali (DV) quali il D-STAR ed il C4FM ai quali si è aggiunto, più di recente, il DMR.

Per le comunicazioni dati il classico CW, codice Morse, riservato alle comunicazioni a lunga distanza ed ai marker di identificazione è affiancato da predominanti emissioni PSK / FSK e loro varianti con le quali si realizzano lo scambio di messaggi. Codifiche come il PSK31, FSK441, APRS, ne sono un piccolo esempio. Infine grazie all'ampiezza delle bande concesse oltre il GHz non va dimenticata la possibilità di inviare immagini televisive con lo standard ATV e DATV, rispettivamente in formato analogico e digitale.

Tipologie operative

Sostanzialmente vi sono due modalità distinte che consentono di effettuare un collegamento radio. Il primo è naturalmente quello diretto ossia la ricerca di un corrispondente in modalità simplex sulla medesima frequenza. E' questo il sistema più immediato per effettuare un QSO specialmente quando si è nella ricerca di altre stazioni poste a media o grande distanza, una porzione delle varie bande è assegnata proprio a questo tipo di comunicazione dove inoltre particolari frequenze dette di chiamata e diversificate in base alla modulazione o al tipo di trasmissione utilizzato aiutano le stazioni nel primo incontro creando uno spazio comune privilegiato.

Il secondo modo fa uso di ponti ripetitori che nel nostro Paese sono ampiamente diffusi, in special modo sulle bande dei 144 e 430 MHz. Utilizzando questi impianti è possibile anche per stazioni portatili, di bassa potenza, oppure poste in località disagiate per la presenza di ostacoli od altro raggiungere una zona di copertura a livello regionale. I ponti ripetitori attivati da un codice di chiamata non fanno altro che ritrasmettere quanto ricevuto su un altro canale, più in basso o più in alto di frequenza, di un valore che - con delle eccezioni - dista 600 KHz nella banda VHF di 144 MHz e 1600 KHz nella banda UHF di 430 MHz. Questo valore tra ingresso e uscita del ponte è definito shift. Da osservare che il concetto che sta alla base del funzionamento dei ponti ripetitori trova impiego anche in altre modalità come i nodi Ecolink (Internet voice gateway) per l'interconnessione attraverso la rete ed i traslatori che permettono l'interconnessione tra bande diverse.

Contest

L'attività sulle bande VHF ed UHF non è numericamente elevata come accade sulle altre bande a disposizione dei radioamatori al di sotto dei 30 MHz. Le ragioni sono di ordine diverso; un trend che ha visto la decrescita degli appassionati, la propagazione media che su queste frequenze consente una portata limitata, fattori logistici legati all'installazione ed uso delle antenne. Anche per contrastare tali condizioni ogni anno si tengono nel nostro Paese un nutrito numero di Contest. Con questo termine si indicano delle competizioni che danno la possibilità agli operatori di dimostrare le proprie capacità nel collegare il maggior numero possibile di stazioni alle quali in base a specifici criteri vengono assegnati dei punti.

Anche se questa attività vede in generale coinvolte soprattutto le bande HF interessa fare qui notare che i Contest sono estremamente utili per le stazioni che operano nella regione delle più alte frequenze in quanto in un periodo limitato si concentra l'attività di molti operatori. Uno sguardo al calendario dei Contest italiani V/U/SHF, viene pubblicato online da varie fonti ed è quindi facilmente consultabile con una banale ricerca, mostrerà quindi le date migliori per chiunque desideri seguire il traffico radioamatoriale.

Comunicazioni via satellite

I radioamatori hanno competenze tecniche tali da consentire la realizzazione e la messa in orbita di una serie di satelliti artificiali a loro uso che ha visto impegnati inizialmente soprattutto gli Stati Uniti e la Russia. L'avvento dei microsatelliti dalle dimensioni e costi ridotti ha più recentemente diffuso in altre realtà l'ambizione spaziale con un alternarsi di successi e relativi fallimenti. Questa rete permette a molti appassionati di accostarsi alle tecniche ed alle problematiche delle comunicazioni via satellite. Queste piattaforme sono dotate di uno o più beacon di segnalazione al quale si aggiunge un transponder, ovvero un ponte ripetitore che trasla una porzione di frequenza da una banda all'altra, oppure un ripetitore digitale destinato allo scambio di messaggi adeguatamente formattati. Da come le bande di frequenza vengono impiegate prendono il nome i modi delle comunicazioni satellitari, i principali dei quali sono riassunti nel riquadro.

Modi satellitari
  • Modo A.
    Uplink 145 MHz / downlink 29 MHz.

  • Modo B.
    Uplink 435 MHz / downlink 145 MHz.

  • Modo L.
    Uplink 1269 MHz / downlink 435 MHz.

  • Modo J.
    Uplink 145 MHz / downlink 435 MHz.

  • Modo S.
    Uplink 435 MHz / downlink 2400 MHz.

Uplink sta ad indicare la tratta in salita ovvero la trasmissione della stazione d'amatore verso il satellite mentre downlink indica il tratto in discesa ovvero la trasmissione del satellite verso terra. Si evidenzia che oltre ai satelliti comunicazioni sono possibili con gli equipaggi della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Risulta frequente infatti che gli astronauti a bordo della ISS siano anche dei radioamatori disponibili nei ritagli di tempo a scambiare messaggi con i loro colleghi.

Radioamatori: una parola per molti volti

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