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Banda 868 MHz

Per ogni applicazione a bassa potenza, dai sistemi di telesoccorso fino agli IoT

Questo segmento UHF (citato in alternativa come Banda 863 MHz) è armonizzato in tutta Europa per impieghi LPD a favore di ogni tipologia di servizi, dal breve al lungo raggio. Vi trovano posto applicazioni di vario ordine in ambito domestico, privato, professionale, prevalentemente con devices di recente produzione. La maggior parte delle emissioni riguardano trasmissioni dati con una potenza che non eccede i 500mW. Significativa a riguardo la presenza di apparati e reti IoT, ovvero l'Internet delle Cose, che per diffusione e crescente rilevanza nella nostra società caratterizza sempre più questa banda. Per queste reti sono disponibili in condivisione singoli canali e porzioni di banda per uso da parte dei principali operatori, questi coprono vaste parti del territorio nazionale con stazioni base dedicate allo scambio di informazioni con i singoli devices. A fianco delle comunicazioni dati non mancano in ogni modo le emissioni audio sia in formato analogico, a modulazione di frequenza con banda stretta (NFM) oppure larga (WFM), quanto digitale.

Banda LPD dei 868 MHz
  • Spettro disponibile 13 MHz.

  • Suddivisione su canali convenzionali in base alla larghezza di banda delle emissioni e su sottobande in funzione dei parametri operativi.

  • Modulazione di tipo FM, ASK, FSK, BPSK, NFM-AFSK, CSS ed altri.

  • Potenza massima in funzione della sottobanda.

Spettro radio

Nella sezione Frequenze Italia potete consultare dettagli sulla canalizzazione adottata nella banda LPD di 868 MHz assieme agli altri servizi attivi sulle medesime porzioni UHF. Questo il collegamento diretto:

Suddivisione interna banda 868 MHz

La banda è suddivisa, secondo norme e prassi, in segmenti specifici in base all'uso ed alla potenza secondo lo schema seguente.

863.0000 - 865.0000 MHz
  • Sistemi audio, potenza massima 10mW ERP, nessun limite nel duty-cycle. La modulazione può essere con larghezza (BW) massima di 350 KHz.

865.0000 - 865.6000 MHz
  • Sistemi di tracciabilità ed identificazione RFID, potenza massima 100mW ERP.

865.6000 - 867.6000 MHz
  • Sistemi di tracciabilità ed identificazione RFID, potenza massima 2W ERP.

867.6000 - 868.0000 MHz
  • Sistemi di tracciabilità ed identificazione RFID, potenza massima 500mW ERP.

868.0000 - 868.6000 MHz
  • Sistemi per impiego generico, potenza massima 25mW ERP, duty-cycle massimo del 1%.

868.6000 - 868.7000 MHz
  • Sistemi di allarme, potenza massima 10mW ERP, duty-cycle massimo del 0,1%.

868.7000 - 869.2000 MHz
  • Sistemi per impiego generico, potenza massima 25mW ERP, duty-cycle massimo del 0,1%.

869.2000 - 869.2500 MHz
  • Sistemi di telesoccorso, uso esclusivo e potenza massima 10mW ERP, duty-cycle massimo del 0,1%.

869.2500 - 869.3000 MHz
  • Sistemi di allarme, potenza massima 10mW ERP, duty-cycle massimo del 0,1%.

869.3000 - 869.4000 MHz
  • Sistemi di allarme, potenza massima 10mW ERP, duty cycle massimo del 1%.

869.4000 - 869.6500 MHz
  • Sistemi per impiego generico, potenza massima 500mW ERP, duty-cycle massimo del 10%.

869.6500 - 869.7000 MHz
  • Sistemi di allarme, potenza massima 25mW ERP, duty-cycle massimo del 10%.

869.7000 - 870.0000 MHz
  • Sistemi per impiego generico, potenza massima 5mW ERP, nessun limite nel duty-cycle.

870.0000 - 876.0000 MHz
  • Sistemi per impiego generico, potenza massima 25mW ERP, duty-cycle massimo del 1%.

Come si osserva la banda è ripartita in modo assai articolato, organizzata per impiego e con criteri che minimizzano le interferenze tra unità che trovano applicazione solo a bassa potenza e basso duty-cycle con quelle che invece possono utilizzare fino a due Watt oppure periodi di duty-cycle maggiori. Da aggiungere che le emissioni con 2 Watt nella sottobanda dedicata ai sistemi RFID sono concesse unicamente nel momento in cui si deve effettuare la lettura, ovvero quando ci si attende che il tag sia presente - non si tratta dunque di emissioni continue.

Applicazioni su 868 MHz

Virtualmente illimitati nella natura e nello scopo gli apparati che integrano una parte radio ricadono in due grandi famiglie. Trasmissioni dati: vengono impiegate svariate modulazioni, dalla più semplice AFK alla CSS implementata nelle reti LoRaWAN. Ugualmente diverse sono le velocità che tipicamente risultano inferiori ai 19200 bit/secondo ma che per taluni protocolli raggiungono i 50 kbps. Molti dispositivi che scambiano dati, compresi dunque gli IoT, rientrano nel comparto Telemetria associato talvolta ad applicazioni SCADA cui si rimanda per ulteriori dettagli. Trasmissioni audio: si utilizza in prevalenza la modulazione di frequenza analogica, sono attive anche emissioni digitali sebbene attualmente del tutto minoritarie per presenza. Nel concreto molte emissioni sono riconducibili a radiomicrofoni oppure a cuffie wireless, una nicchia a parte concerne i walkie-talkie digitali in uso presso l'utenza professionale.

Moduli a 863.125 MHz per applicazioni audio FM di alta qualità

Malgrado la relativa alta frequenza non favorisca la propagazione dei segnali, sotto tale aspetto la banda LPD dei 169 MHz risulta nettamente superiore, la disponibilità di protocolli di alta efficienza combinata con basse velocità di trasmissione permette di connettere devices anche su lunghe distanze. Una portata utile di oltre 10 chilometri è reale sotto idonee condizioni. Con il mercato che richiede a seconda dei casi lo scambio di un grande flusso di informazioni (area indoor / locale) come pure l'interconnessione di centinaia di smart-objects (area outdoor / lungo raggio) il segmento 868 MHz si trova a concentrare tecnologie ed obiettivi tra loro molto diversi in un mix che ha pochi paragoni con altre parti dello spettro radio.

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